Dalle catastrofi spesso nascono nuovi modi di pensare: questa pandemia ci ha obbligati a lunghi isolamenti e lunghi silenzi, che hanno generato in noi una voglia di cambiamento per uscire da un incubo. Nel mondo industriale, sembra impossibile attuare un cambiamento, invece, si potrebbe partire proprio dalla prospettiva di una nuova etica e di un nuovo agire.
Il nostro modus operandi è sempre stato orientato verso una crescente professionalità e verso la totale trasparenza: oggi vorremmo poterci augurare di ripensare tutto il nostro processo produttivo anche con l’ottica di imparare ad agire, trasformando i fattori che determinano un fenomeno negativo. Si chiama resilienza.
Con l’approccio resiliente, la pandemia diventa un fenomeno più prevedibile e meno spaventoso con al centro l’uomo, o meglio noi tutti, come comunità, interconnessi nella nostra responsabilità dell’uno verso l’altro, un atteggiamento prezioso che la pandemia ci ha insegnato. Nel nostro piccolo, ci siamo presi cura l’uno dell’altro, rispettandoci nel distanziamento, nell’indossare sempre presidi protettivi ed è quello che ci porteremo nel prossimo 2021. Un modo nuovo di ripensarci come una grande comunità lavorativa più flessibile e più attenta, empaticamente più solida.
Siamo e saremo sempre per le belle novità che cambiano profondamente: buon 2021 a tutti voi da tutto lo staff.